God Loves Uganda

  • Roger Ross Williams
  • Stati Uniti
- 2013 - 83'
Lingua: Inglese e swahili - Sottotitoli: Italiani

SINOSSI

In Uganda i missionari evangelici americani sono noti tanto per la creazione di scuole e ospedali come per la promozione dell’intolleranza religiosa e di campagne contro i “peccati sessuali”, arrivate a ispirare una proposta di legge senza precedenti per rendere l’omosessualità passibile di pena capitale. Fede e avidità, estasi religiosa ed egocentrismo, sono le conflittuali ragioni che muovono i politici ugandesi, i leader evangelici e gli entusiasti soldati semplici di una teologia che vede nell’Uganda l’avvio di una battaglia per la conquista di miliardi di anime. Sconvolgente e illuminante, con un accesso senza precedenti al movimento, God Loves Uganda conduce alla scoperta dei due fronti del fondamentalismo cristiano, negli Stati Uniti e in Africa.

Festival:
  • Sundance
  • Hot Docs
  • Zurich
  • Full Frame
  • Doc/Fest Sheffield
  • Festival do Rio

NOTE

«Sono cresciuto nella chiesa nera americana: mio padre era un leader religioso, mia sorella è un pastore, andavo in chiesa e cantavo nel coro. Ma per tutto quello che la chiesa mi ha dato, in quanto omosessuale sentivo che mi chiudeva anche le porte in faccia. Quell'esperienza ha lasciato il desiderio di esplorare il potere della religione di trasformare le vite, o distruggerle, che prese forma durante un viaggio in Africa. Mi aveva colpito quanto intensamente religiosi e conservatori fossero gli africani, era come se il continente fosse in preda a un fervore religioso, e al centro c'era l'Uganda. Ho iniziato da lì le mie ricerche, scoprendo che il movimento evangelico statunitense invia da anni missionari e finanziamenti, fa proseliti, istruisce nuovi pastori, gestisce scuole, ospedali e la formazione dei leader politici. Incontrai alcuni dei missionari che avevano contributo a creare la chiesa evangelica in Uganda, erano generosi e appassionati, ma anche parte di un movimento più ampio che credeva che la legge della Bibbia dovesse regnare suprema, non solo nel cuore della gente ma nelle stanze dei governi. Questo movimento, alimentato da finanziamenti e idealismo americani, ha prodotto in Uganda il progetto della “Legge anti-omosessualità”, che avrebbe introdotto la pena capitale come una delle punizioni previste, e smantellato un efficace programma di prevenzione dell'AIDS in favore della promozione dell'astinenza. Praticamente ogni evangelico che incontravo, americano o ugandese, era gentile e disponibile, ma sapevo che se la legge fosse passata il sangue sarebbe corso per le strade. Com'è possibile questa contraddizione? Secondo la nota metafora era l'uomo bianco a inoltrarsi nel “cuore di tenebra” dell'Africa per scoprire il mistero del continente e la sua indefinibile alterità. Io, un uomo di colore, ho fatto quel viaggio al contrario, per scoprirlo in America». Roger Ross Williams


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