• Messico
  • Stati Uniti
- none - 98'
Lingua: Spagnolo e inglese - Sottotitoli: Italiani
Anteprima: Italiana

SINOSSI

Un’immersione nella violenza del narcotraffico in Messico attraverso le vicende di due moderni gruppi di vigilantes alle prese con un nemico comune: i sanguinari cartelli della droga. Nello stato di Michoacán il dottor Jose Mireles guida gli Autodefensas, una milizia di cittadini che si sono ribellati ai Cavalieri Templari, il cartello di trafficanti che da anni semina il terrore nella regione. Nel frattempo in Arizona, in un lungo e stretto tratto di deserto noto come “Cocaine Alley”, il veterano Tim “Nailer” Foley guida il gruppo paramilitare Arizona Border Recon, il cui obiettivo è impedire al conflitto di espandersi oltre confine.

Festival:
  • Sundance
  • Tribeca
  • Sheffield
  • Human Rights Watch

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DICHIARAZIONE

«Il progetto di realizzare Cartel Land è nato quando attraverso i media ho scoperto le figure di “Nailer” e “El Doctor”, che sarebbero diventati i personaggi principali del film. Subito ho voluto saperne di più delle loro realtà, in Messico e in Arizona, in cui dei cittadini comuni scelgono di farsi giustizia da soli. Volevo raccontare le loro storie da una prospettiva intima ma che allo stesso tempo rendesse realisticamente il senso dell'azione, senza dover ricorrere al commento di esperti o cartelli esplicativi, e mi ci sono voluti dei mesi per conquistare la loro fiducia e avere l'accesso necessario. Durante l'anno in cui li ho seguiti alla guida dei loro gruppi di vigilantes, impegnati nello scontro aperto con i narcotrafficanti, la vicenda si è sviluppata in un modo sorprendente, che mai avrei potuto prevedere. Ho lavorato con una troupe ridotta al minimo o filmando io stesso, perché l'obiettivo era riuscire ad essere sempre presente per cogliere ogni sviluppo di vicende che erano in continua evoluzione, prendendo quindi parte all'azione con la telecamera, non osservando dall'esterno. Più tempo passavo laggiù, più complessa diventava la storia, in cui si confondevano ordine e caos, bisogno di legalità e una brutalità terrificante e senza regole. Tutto ciò mi ha quasi ossessionato, mentre i confini che dividevano il bene dal male divenivano sempre più confusi. Il film non vuole offrire risposte concilianti, è invece questa ambiguità morale che mi intriga, ed emerge naturalmente dalla vicenda e dai nostri personaggi. Per me, è diventato il racconto senza tempo di un conflitto tra idealismo e violenza, che ha un'eco inquietante attraverso la storia e tante altre situazioni ovunque nel mondo». Matthew Heineman

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